“Ambienti/Environments” a Milano lo Spazialismo di Lucio Fontana

Nove Ambienti spaziali e due interventi ambientali, realizzati da Lucio Fontana tra il 1949 e il 1968, sono i protagonisti della mostra “Ambienti/Environments”, a cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vicente Todolí, in collaborazione con Fondazione Lucio Fontana. L’installazione, che rimarrà disponibile al Pirelli HangarBicocca fino al 25 febbraio 2018, è una raccolta di opere sperimentali realizzate dal fondatore dello Spazialismo nonché uno degli artisti italiani più influenti del XX secolo, per gallerie e musei italiani e internazionali.

La mostra propone un corpus di opere, che mettono in rilievo la forza innovativa e precorritrice di un grande maestro del Novecento che nel corso della sua carriera ha investigato i concetti di spazio e luce, il vuoto e il cosmo e con il suo lavoro ha radicalmente trasformato la concezione tradizionale di pittura, scultura e spazio, superando la bidimensionalità della tela e anticipando diversi movimenti artistici degli anni ’60 e ’70, come Arte Povera, Arte Concettuale, Land Art e Environmental Art.
Il visitatore ha l’opportunità di osservare e fruire per la prima volta le opere meno conosciute di Fontana, di riscoprirne l’importanza storica e allo stesso tempo di coglierne la contemporaneità e la forza innovativa attraverso un allestimento inedito.

A ROMA “ARTFUTURA”, VIAGGIO NEL FUTURO DIGITALE

Sculture cinetiche che creano oleografie galleggianti, campi magnetici che generano forme di ferro fluido dinamiche, esperienze audiovisive immersive in cui sperimentare proiezioni virtuali sconosciute: sono gli elementi dell’arte di un futuro che è già qui. A Roma, fino al 10 settembre 2017, nei suggestivi spazi della Ex Dogana di
Roma nel quartiere San Lorenzo, è possibile visitare la mostra “Art Futura. Creature digitali”, un piccolo ma sorprendente viaggio nell’arte digitale, grazie alla presenza, tra le altre, di sei protagonisti internazionali dell’ arte multimediale, capaci di rappresentare le nuove tecnologie e di percorrere in parallelo il percorso tra arte e scienza incrociandosi su traiettorie nuove.

Per questa esibizione italiana, il curatore Montxo Algora ha riunito quegli artisti che hanno percorso in parallelo il cammino tra arte e scienza, incrociandosi su traiettorie nuove. Una opzione, suggerita anche dal contesto, dalla natura del contenitore Ex Dogana, inteso come fabbrica del futuro.
Paul Friedlander (UK), Esteban Diácono (Argentina), Can Buyukberber (Turchia/USA), Sachiko Kodama (Giappone), Chico MacMurtrie/Amorphic Robot Works (USA) e il collettivo Universal Everything (UK) saranno i sei protagonisti della mostra insieme ad alcune opere provenienti dal festival internazionale ArtFutura che, da 26 anni, celebra in tutto il mondo l’arte multimediale.